Capraia e Pianosa ritornano in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2000 15:46
Capraia e Pianosa ritornano in Toscana

E' un accordo che corona una storia di trattative e anche di qualche incomprensione, iniziata 14 anni fa, quello siglato oggi riguardo alle aree demaniali delle ex carceri nelle isole dell'Arcipelago toscano di Capraia e Pianosa tra Regione, Ministeri delle finanze e dell'ambiente, Provincia di Livorno, Ente Parco dell'Arcipelago toscano, Comuni di Capraia e Campo nell'Elba.
Finalmente viene definito un percorso che consentira' la riappropriazione da parte dei cittadini di un immenso patrimonio naturalistico all'interno di piani complessivi di valorizzazione degli immobili coerente con l'ambiente.
Per quanto riguarda l'area dell'ex colonia penale di Capraia, sono due gli atti che la interessano; il primo e' un protocollo tra Comune, Provincia e Regione che vincola il programma di recupero e valorizzazione dei beni demaniali ai contenuti e alle previsioni di un piano strutturale - legato agli elementi della sua sostenibilita' per l'area: acqua, rifiuti, energia e servizi -, che l'amministrazione comunale dovra' presentare agli uffici regionali entro il prossimo 30 giugno.

L'altro, il reciproco riconoscimento del diritto di proprieta' sugli immobili dell'ex colonia penale tra Stato e Comune, e' quindi di fatto condizionato dai programmi proposti dal Comune di Capraia stesso e convalidati dal giudizio della Regione.
Anche per quanto riguarda l'isola di Pianosa, l'elemento centrale dell'intesa delinea un processo di sviluppo sostenibile per l'intera area, legato a progetti di agricoltura biologica, utilizzo didattico-scientifico, presenza umana e attivita' turistica mantenendo l'attuale livello di volumi edificati.

Sara' un tavolo comune locale ad analizzare ogni proposta presentata dai soggetti interessati. Un ultimo protocollo di intesa alla firma oggi riguarda il parco minerario dell'Elba, e formalizza quello già siglato presso la Presidenza del consiglio: prevede la concessione di aree ed edifici per una superficie di circa 700 ettari all'ente Parco nazionale dell'Arcipelago toscano e alla Societa' del parco minerario a fini turistici e didattici.

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