La telematica al servizio della lotta per il recupero dei tossicodipendenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2000 15:40
La telematica al servizio della lotta per il recupero dei tossicodipendenti

E' questo, in estrema sintesi, il senso del progetto che informatizzera' e mettera' in rete le comunita' terapeutiche - "enti ausiliari" della Regione Toscana in base alla legge 54/1993 - con programmi che consentiranno di tracciare il percorso di ciascun utente, dal momento dell'inizio del percorso di cura fino alla sua conclusione (comprese anche interruzioni e spostamenti), fornendo cosi' un sistema di verifica e valutazione degli interventi di riabilitazione e di reinserimento sociale. In pratica sara' cosi' possibile disporre sia di una cartella clinica "informatizzata" per ogni tossicodipendente in cura - redatta con criteri omogenei e informazioni disponibili in tempo reale - sia di un patrimonio di conoscenze piu' generale che, nel rispetto della privacy, potra' comunque essere messo a disposizione di tutti gli operatori del settore e gli amministratori.

Offrendo, insomma, un monitoraggio continuo sulle presenze in comunita' e sulle tipologie di intervento.
La gestione operativa del progetto - a cui partecipano tutte e sedici le realta', tra associazioni di volontariato e cooperative sociali, che fanno parte del Ceart (Coordinamento enti ausiliari della Regione Toscana) - e' affidata all'associazione "Genitori comunita' Incontro" di Pistoia. Grazie ad esso le comunita' terapeutiche potranno usufruire, tra le altre cose, di banche dati relative a tutti i comuni e a tutte le aziende sanitarie del territorio nazionale.

Finanziato dalla Regione Toscana attraverso il Fondo nazionale per la lotta alla droga - 209 milioni sono stati assegnati con l'ultima ripartizione, altri 556 milioni erano stati assegnati con il fondo 1994-95, per un totale complessivo di 765 milioni - il progetto ha, tra l'altro, consentito di fornire alle comunita' terapeutiche personal computer, stampanti e modem, permettendo di prendere confidenza con programmi come Windows, Word ed Excel e con la navigazione su Internet. Con importanti ricadute in termini di una conoscenza sistematica ed aggiornata e di semplificazione delle procedure per i dati obbligatori, il progetto si pone in stretta correlazione, con quello sviluppato in parallelo per i servizi pubblici e segna un ulteriore salto di qualita' per una realta' - quella delle comunita' terapeutiche - la cui presenza in Toscana si misura in oltre 12 mila persone accolte nelle strutture residenziali dall'avvio delle prime esperienze a tutto il 1997, in 324 dipendenti e in 933 volontari.

Va ricordato che con questa realta' che la Regione Toscana ha deciso di avviare una collaborazione "strutturata e permanente", a l fine di elaborare nuove risposte ai problemi delle tossicodipendenze, di valorizzare tutte le risorse disponibili, di organizzare un "sistema dei servizi" in grado di integrare pubblico e privato. Il rapporto e' stato formalizzato in un "patto di collaborazione" che, primo in Italia, fu siglato nel novembre 1998 dal presidente della Regione Toscana, Vannino Chiti, e dal presidente del Ceart, Don Armando Zappolini.

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