Arte: Il futurismo attraverso la Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2000 20:53
Arte: Il futurismo attraverso la Toscana

Si inaugura il 25 gennaio a Livorno una mostra sul Futurismo con oltre 680 capolavori, fra cui opere di Balla, Boccioni, Severini, Carra' e Marinetti. L'evento dedicato al Futurismo e ai luoghi che lo ospitarono in TOSCANA si compone di cinque sezione: pittura, scultura, arti applicate la prima, e poi architettura, letteratura, cinema e teatro e infine musica.
La mostra allestita a Livorno nel complesso architettonico di Villa Mimbelli rimarra' aperta fino al 30 aprile.
Sono previsti, nel mese di marzo, veri e propri spettacoli futuristi messi in scena sul palcoscenico del Ridotto del Teatro Goldoni da maestri internazionali che ormai da anni sperimentano questo genere artistico-musicale.
Il comune di Livorno in collaborazione con la Fondazione Primo Conti di Fiesole intendono proporre con questa mostra una grande rassegna che consideri gli artisti, gli eventi, i momenti diversi ed i luoghi d'attivita' creativa futurista in toscana, ponte di collegamento tra le attivita' milanesi e romane.
L'analisi e il percorso espositivo prendono avvio negli anni Dieci del secolo dalle esperienze centrate sulle riviste fiorentine "La Voce" e "Lacerba" per poi proseguire nei decenni successivi secondo un ideale percorso che va dalle esperienze pittoriche a Firenze de "L'Italia futurista" a Viareggio, Siena e Livorno. La mostra comprende circa 500 opere, tra pittura, scultura, grafica, provenienti da importanti collezini pubbliche e private sia italiane che straniere, e poi lettere autografe, fotografie, scenografie, manifesti, riviste e partiture musicali.

Gran parte del materiale esposto risulta inedito o raramente visto dal grande pubblico.
Le cinque sezioni sono state curate dagli studiosi del settore piu' accreditati e autorevoli fra cui Mario Verdone, noto studioso di cinema e teatro, nonche' padre del noto attore e regista Carlo Verdone. Non mancano le curiosita': come il progetto della "tuta", l'indumento che tutti abbiamo portato almeno una volta per i piu' svariati motivi. Non lo sapevamo ma e' una invenzione di Ernesto Thayaht, uno stravagante fiorentino che progetto' una veste tutta d'un pezzo a forma di T. La mostra merita di essere vista. Orari di visita dalle 10 alle 19 Villa Mimbelli via San Yacopo in Acquaviva, 65 Livorno

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