Il nuovo bilancio e le categorie economiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2000 19:32
Il nuovo bilancio e le categorie economiche

Un tavolo tecnico con tutti i rappresentanti delle categorie economiche per verificare l’incidenza che avrà la nuova tassa sui rifiuti sulle singole categorie e sui singoli settori produttivi. E’ una delle scelte emerse nel corso dell’incontro tra l’amministrazione comunale e i rappresentanti delle categorie economiche locali che si è svolto questa mattina.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, Angelo Artale direttore dell’Associazione industriali, Alessandro Iacopi presidente della Cna, Franco Malinconi presidente della Confesercenti, Paolo Soderi vicepresidente della Confcommercio, Gianluca Cerrina delle cooperative, Giuseppe Carriero della Confartigianato e i rappresentanti della Coldiretti.


Ai rappresentanti delle categorie economiche il sindaco e l’assessore al bilancio Amos Cecchi hanno illustrato le scelte di fondo del bilancio 2000. Il primo aspetto è l’intenzione di non applicare l’addizionale Irpef e di non aumentare l’Ici sulla prima casa, di ritoccare solo l’Ici sulla seconda casa (0,2 per mille in più) e sui fondi commerciali (0,5 per mille in più), nonché l’incremento della tassa sui rifiuti per iniziare ad adeguare la tariffa al costo del servizio. “E’ una scelta ragionevole”, ha commentato Artale, parlando della decisione di non applicare l’addizionale Irpef e di non aumentare l’ici sulla prima casa.

Il direttore dell’associazione industriali ha sollecitato l’amministrazione ad aprire anche un tavolo di confronto con le categorie economiche sulla dismissione delle aziende partecipate “. Anche le altre associazioni di categoria presenti hanno sottolineato il dato positivo dell’Irpef e del metodo di confronto. “Noto con piacere il nuovo sistema di relazioni con le categorie economiche”, ha sottolineato Paolo Soderi della Confconmmercio. Malinconi, della Confesercenti, ha chiesto all’amministrazione una particolare attenzione alla piccola e media impresa con maggiori investimenti tesi a valorizzare la città e il suo tessuto produttivo.

Anche Iacopi ha evidenziato la necessità “di uno sforzo comune per creare un maggior valore per la realtà locale”. Cerrina, per parte sua, ha sottolineato l’importanza del contenimento della spesa operato dall’amministrazione e la scelta di non mettere l’Irpef. “L’addizionale rischiava di comprimere la domanda e la decisione dell’amministrazione appare coerente con la volontà di fare una manovra socialmente coerente e non depressiva per l’economia”. Per il rappresentante della Confartigianato è positiva la scelta della giunta di prevedere “gli aumenti dei servizi a domanda individuale, al posto di incrementi generalizzati e ha sollecitato l’amministrazione a proseguire nei tagli delle utenze e delle consulenze esterne.

Quasi tutti i rappresentanti delle categorie economiche presenti si sono detti disponibili a discutere della tariffa di scopo sui turisti.
Il sindaco Domenici, al termine dell’incontro, ha assicurato le categorie economiche sulla volontà di procedere nelle dismissione delle società partecipate e l’intenzione di offrire alla città un forte impulso di rilancio con la definizione di un paniere di opere e di interventi che verrà discusso direttamente anche con i rappresentanti del mondo imprenditoriale.


Piace invece ai sindacati l’impostazione del bilancio presentata dall’amministrazione comunale.
La scelta della giunta Domenici di non applicare l’addizionale Irpef è stata valutata come una scelta equa che consente a Firenze di rispettare pienamente il patto di stabilità siglato tra sindacati e governo lo scorso anno.
“Apprezzo lo sforzo fatto dall’amministrazione – ha commentato il segretario della Cgil Riccardo Nencini, all’uscita dell’incontro tra giunta e sindacati -.

C’è un segno condivisibile nella manovra. Ci sono scelte come quella di non applicare l’addizionale Irpef e di non aumentare l’Ici sulla prima casa che hanno un segno inequivocabile e che non colpiscono i settori più deboli dei cittadini”.
Anche Sergio Sorani della Cisl e Aldo Fognani della Uil, presenti alla riunione, hanno apprezzato il segno delle scelte della giunta Domenici. “Finalmente un bilancio con un taglio politico e che ci offre prospettive per il futuro”, ha detto Sorani.

Il segretario della Cisl ha anche sollecitato l’avvio dell’osservatorio sulla qualità dei servizi.
Fognani, Uil ha ricordato che le riduzioni di spesa non devono essere indiscriminate e ha apprezzato l’attenzione dell’amministrazione a non colpire i servizi sociali e la scuola.
Il sindaco Domenici nell’illustrare le linee complessive del bilancio ha sottolineato sia il “serio contenimento delle spese operato senza intaccare il livello dei servizi” e ha ricordato che le notizie apparse sui giornali sulla stangata ad alcune categorie è alquanto ingiustificata.

“Non è nostra intenzione certo colpire in modo indiscriminato i piccoli commercianti”. Il sindaco, inoltre, ha ricordato anche che solo quello di quest’anno è un bilancio complesso. “Nei prossimi anni grazie all’operazione di essiccamento delle spese operato, all’avvio deciso del processo di dismissione delle aziende partecipate, nonché alle partite ancora da definire sul federalismo fiscale (compartecipazione dei Comuni a gettito dell’Irpef) e alla tariffa di scopo, si potranno definire bilanci maggior respiro”.

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