A Panzano in Chianti di scena Vino al Vino

Dal 18 al 21 settembre quattro giorni tra degustazioni e musica jazz

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2014 10:12
A Panzano in Chianti di scena Vino al Vino

PANZANO - L’appuntamento è ormai tradizione: da venti anni ormai Panzano in Chianti dedica il terzo weekend di settembre a Vino al Vino, la festa che trasforma il piccolo paese chiantigiano in un grande banco d’assaggio. Protagonista indiscusso – assieme ai 20 produttori che danno vita alla manifestazione - sarà come sempre il Sangiovese nelle sue varie interpretazioni, solista o in blend vuoi nel Chianti Classico vuoi negli Igt.

Vino al Vino è organizzata dall’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti, cui fanno capo aziende anche di grandi prestigio quali Candialle, Casaloste, Castello dei Rampolla, Cennatoio, Fattoria La Quercia, Fattoria Rignana, Fontodi, Il Molino di Grace, Il Palagio, La Festeggiata, La Massa, Le Cinciole, Le Fonti, Montebernardi, Panzanello, Renzo Marinai, Tenuta degli Dei, Vecchie Terre di Montefili, Vignole, Villa Cafaggio.

Realtà anche molto diverse tra loro ma accomunate dall’indiscussa qualità delle loro produzioni e dalla scelta di gestire secondo principi di ecosostenibilità le loro vigne che rappresentano oggi il più grande vigneto bio di tutto il Chianti Classico.

Gli orari: 

Giovedi 18 settembre 16.00 – 20.00Venerdi 19 settembre 12.00 – 19.30Sabato 20 settembre 11.00 – 20.00 con musica jazz dalle ore 18.00-20.00Domenica 21 settembre 11.00 – 19.30 con musica jazz dalle ore 17.30 – 19.30

www.viticoltoripanzano.it

All’associazione Unione Viticoltori di Panzano in Chianti fanno capo 20 aziende per un totale di 500 ettari di vigne, tutte situate in quella preziosa terra dal suolo galestroso, dal microclima unico fatto di luce, calore, accentuata escursione termica, altitudine significativa delle vigne, tra i 350 ed i 500 metri s.l.m.

L’insieme di queste realtà costituisce il primo biodistretto vitivinicolo d’Italia e l’80% dellesue vigne  sono allevate secondo i criteri delle viticoltura biologica. Banditi quindi i prodotti chimici di sintesi si fa ricorso esclusivamente a metodi naturali grazie ai quali non solo è garantita la salubrità del prodotto ma soprattutto la sua qualità, il rispetto del suo carattere.

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