A Palazzo Vecchio lo ‘Usa Day’ con oltre cento imprese del territorio

E boom di scambi commerciali con la Toscana per 4,5 miliardi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 giugno 2015 00:03
A Palazzo Vecchio lo ‘Usa Day’ con oltre cento imprese del territorio

Quattro miliardi e mezzo di euro in scambi commerciali solo l’anno scorso, un incremento del valore dell’export dell’80,7% e un volume di importazioni aumentato del 67,7% dal 2009 al 2014: gli Stati Uniti sono per la Toscana il primo partner economico extraeuropeo e mai come in questi ultimi anni il rapporto è cresciuto e maturato, con un sempre maggior numero di imprese che trovano partnership Oltreoceano e scambi politici, educativi, culturali che si uniscono al business. Proprio per sfruttare al massimo il potenziale di due aree geografiche molto legate fra loro, si è svolto nel Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio lo Usa Day, una giornata per conoscere meglio le opportunità commerciali con gli Stati Uniti, organizzata da Camera di Commercio di Firenze e PromoFirenze, in collaborazione con Comune di Firenze e Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Firenze.

Presenti l’assessore allo Sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini, il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, il console generale degli Usa a Firenze Abigail Rupp e i rappresentanti di oltre cento imprese del territorio. “L’iniziativa di oggi intercetta l’interesse reale delle aziende che portano avanti l’economia della città – ha detto Bettarini – La fortissima propensione all’internazionalizzazione dell’economia della nostra città è un plus che consente a Firenze di guardare con fiducia al futuro.

Siamo portatori di una storia di creatività, talento e merito che possiamo ancora interpretare con grande orgoglio in giro per il mondo. Firenze è una realtà attrattiva, in grado di esportare all’estero molto del suo talento, con grande vantaggio per la propria economia. Dobbiamo essere capaci di leggere davvero le nostre potenzialità e metterle a sistema per essere più competitivi. In questo momento sono molto importanti i sistemi urbani di riferimento, in una competizione tra città capaci di esprimere economie, messaggi e senso di sé.

In questa competizione Firenze è già molto forte. Siamo riconoscibili e conosciuti in tutto il mondo, ora dobbiamo riempire questa fama di contenuti di attualità e della creatività che ancora abbiamo”. “Sono convinto che gli ottimi rapporti fra USA e Italia possano agevolare ancora di più gli scambi economici nei prossimi anni - ha detto Bassilichi - Oggi gli investitori americani trovano un Paese più solido, positivo, che ha voglia di crescere e l’ottimo lavoro svolto con le imprese multinazionali presenti a Firenze per il progetto One Contact Point ne è un chiaro esempio, tanto da volerne stimolare altre a venire.

Allo stesso tempo sappiamo benissimo che solo gli Usa garantiscono tante opportunità avendo anche un patrimonio storico e culturale comune”. “Maggiori opportunità commerciali e di investimento negli Stati Uniti per le aziende toscane proverranno dal T-TIP, il nuovo trattato fra Stati Uniti ed Unione Europea sul commercio e gli investimenti, ancora in fase di negoziazione - ha aggiunto il console generale Abigail Rupp - Una volta completato, il trattato consentirà alle imprese toscane, soprattutto le piccole e medie imprese, di accedere più facilmente al mercato americano, grazie a una consistente riduzione delle barriere tariffarie e non tariffarie.

Inoltre, il T-TIP fisserà degli standard internazionali per l’apertura ai mercati”.

Nel 2014 la Toscana ha esportato negli Usa merci e servizi per un valore di 3 miliardi di euro, pari al 9,5 per cento del totale e ne ha importate 1,48 miliardi pari al 7,4 per cento del totale (dati Istat elaborati dall’Ufficio Statistica di Camera di Commercio di Firenze). E la prospettiva è anche migliore. Secondo l'ultima indagine realizzata dal Servizio Studi di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze, l'aumento del PIL americano e le condizioni di cambio euro/dollaro favorevoli stanno facilitando molti distretti toscani come la ceramica di Sesto Fiorentino, i vini del Chianti, la pelletteria e le calzature di Firenze e Arezzo, il tessile e l’abbigliamento di Prato e Arezzo, i mobili di Poggibonsi e l’agroalimentare di Lucca.

Durante la mattinata in Palazzo Vecchio sono state presentate alcune proposte per il mercato statunitense, con particolare riferimento al Texas, anche attraverso contributi e testimonianze di esperti e operatori dei diversi settori, mentre il pomeriggio è stato riservato a incontri bilaterali organizzati dai rappresentanti di Italy-America Chamber of Commerce Texas e PromoFirenze.

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