A maggio a Firenze la Pisco Week

Organizzata dall'Ufficio economico dell'Ambasciata del Perù

Nicola
Nicola Novelli
24 gennaio 2018 22:45
A maggio a Firenze la Pisco Week

Quella del Perù è una delle cucine leader del Sud America, rappresentata da alcuni ristoranti famosi nel mondo. Un paese dalla grande biodiversità, con oltre 3.000 diverse tipologie di patate, 55 varietà di mais e decine di peperoncino, solo per fare qualche esempio. La cucina peruviana contemporanea è l'incrocio di culture diverse che nel paese convivono da sempre, quella spagnola, quella giapponese, dalla francese all'indigena.

Forse la bevanda più caratteristica del Perù per profumo e sapore, il Pisco, un'acquavite tutelata da due denominazioni di origine, ricavata dalla distillazione di vino bianco e rosato, aromatico e non. Pur essendo un distillato di vino, non appartiene alla famiglia dei brandy perché non subisce invecchiamento.

L'Italia non riconosce ancora tutela a questa denominazione, ma la bevanda nazionale in Perù sarà la protagonista di una Pisco Week, che l'Ambasciata del Perù organizzerà a Firenze presumibilmente dal 17 al 27 maggio 2018. Dopo la presenza dell'alpaca peruviana a Pitti Immagine Filati, l'Acquavite della città di Pisco, che le da il nome, sarà lanciata a Firenze con una settimana di eventi ospitati da ristoranti peruviani e locali fiorentini, invitati a proporre un cocktail basato sul Pisco. Il Pisco infatti viene utilizzato nella preparazione di cocktail tra i quali il chalaquito ed il pisco sour, con l'aggiunta di succo di lime, ghiaccio, sciroppo di zucchero e albume d'uovo.

Una formula già sperimentata a dicembre a Milano e oggetto di promozione anche alla prossima edizione di Vinitaly a Verona.

La leggenda vorrebbe che l'uva dalla quale deriva fosse già coltivata al tempo degli Inca, ma nel 1595 proprio il mercante fiorentino Francesco Carletti sosteneva, nei suoi Ragionamenti sopra le cose vedute ne' viaggi si dell'Indie Occidentali, e Orientali Come d'altri Paesi, che l'uva fosse stata portata in Perù dagli spagnoli, dato che il loro vino non avrebbe resistito alla traversata dell'Atlantico.

Il Pisco si distilla con alambicco continuo o discontinuo da vino di uva moscata chiamata anche Italia, e da altre uve, coltivate sia nella regione di Ica che nelle aride valli costiere del Perù meridionale. La gradazione alcolica va dal 40 al 50%.

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