A Firenze il terzo forum mondiale Unesco

Si parlerà di beni culturali e non solo dal 2 al 4 ottobre prossimi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2014 17:47
A Firenze il terzo forum mondiale Unesco

FIRENZE - La terza edizione del Forum Mondiale dell’UNESCO sulla cultura e le industrie culturali (FOCUS) riunirà dal 2 al 4 ottobre a Firenze (Italia) 300 rappresentanti dei settori pubblici e privati del mondo culturale, con l’obiettivo di riflettere sul ruolo della cultura come motore di sviluppo. Co-organizzato dall’UNESCO, dal Governo italiano, dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze, il Forum sarà inaugurato il 2 ottobre alle ore 14 dalla Direttrice generale dell’UNESCO, Irina Bokova, il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e il Ministro italiano dei Beni e Attività culturali, Dario Franceschini.

 

“Firenze è orgogliosa e felice di accogliere la terza edizione del Forum mondiale dell’Unesco – ha detto Nardella - Da sempre la nostra città ha visto nella cultura uno dei suoi principali motori di sviluppo: la grande arte, la produzione artigianale, l’innovazione produttiva sono parte integrante della fiorentinità, non solo nel periodo rinascimentale ma anche nei nostri giorni, innervando costantemente la nostra storia. Il Forum rappresenta una piattaforma reale per lo scambio di conoscenze ed esperienze sviluppate in Italia e in altri Paesi del mondo che vogliono dimostrare il potenziale e il dinamismo del settore culturale e creativo che non può essere misurato solo in termini di percentuale del Pil, ma deve essere soprattutto analizzato e interpretato per la sua influenza sulla capacità di trasformare la società e i suoi attori.

Firenze è sia città di pace, come ha dimostrato il nostro grande sindaco Giorgio La Pira, sia grande capitale della cultura. La sfida odierna, di cui discuteremo al Forum, è quella di coniugare un modello di sviluppo economico sostenibile con tutela del patrimonio culturale. E noi saremo sicuramente in prima linea”.

Approfondimenti

 

Il Forum Mondiale dell’Unesco – ha detto Nocentini - è un momento di confronto su cultura e beni culturali come motore di sviluppo economico per i territori e le comunità, con un occhio sempre rivolto alla complessità internazionale della conservazione e gestione dei beni patrimonio umanità, all’ inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale. A Firenze si parlerà di futuro”.

 

Dedicato al tema “cultura, creatività e sviluppo sostenibile. Ricerca, innovazione, opportunità”, il Forum analizzerà il ruolo della cultura per costruire un futuro sostenibile con la capacità di stimolare l’impiego, la crescita e l’innovazione. Tra gli argomenti trattati durante i due incontri plenari e i sei panel tematici di cui è composto il Forum, spiccano: “Cultura e creatività: un duplice impegno verso il futuro” ; “Industrie culturali, impiego e crescita”, “Alimentare la cultura per lo sviluppo sostenibile delle zone urbane e rurali”; “Innovazione, tecnologia e savoir-faire pour un futuro sostenibile” ; “Nuovi approcci per valutare i cambiamenti” ; “Investire nella cultura” e “Cultura e agenda di sviluppo post-2015”.

Al termine dei dibattiti, i partecipanti adotteranno la “Dichiarazione di Firenze”, che proporrà dei mezzi efficaci per integrare la cultura nell’agenda di sviluppo post-2015 che sarà discussa l’anno prossimo nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

 

Ai margini del Forum, una tavola rotonda (03 ottobre, dalle ore 17 alle ore 18) presenterà diversi progetti recenti sulla tutela del patrimonio culturale condotti dall’UNESCO in Afghanistan, a Myanmar, in Giordania e in Mali, finanziati dalla cooperazione italiana. I ministri e importanti rappresentanti della Cultura dei paesi beneficiari parteciperanno al dibattito insieme ai rappresentanti del ministero italiano degli Affari Esteri e con gli esperti che hanno collaborato con l’UNESCO per l’esecuzione di questi progetti.

Infine, una Mostra fotografica illustrerà i 50 anni di cooperazione UNESCO-Italia per il patrimonio culturale afgano. Sarà inaugurata il 02 ottobre alle ore 18.

Le due edizioni precedenti del Forum Mondiale dell’UNESCO sulla cultura e le industrie culturali si sono tenute a Monza (Italia) nel 2009 e nel 2011.

 

Per maggiori informazioni: http://focus2014.org

Il Forum si terrà a Palazzo Vecchio (Piazza della Signoria, Firenze), con traduzione simultanea in francese, inglese e italiano.

"Solo qualche settimana fa uno dei maggiori quotidiani nazionali ha definito l'Italia la massima potenza mondiale in fatto di beni culturali fondandosi sull'unico dato certo in tale ambito, cioè il numero dei siti culturali riconosciuti patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. 

La Toscana da sola si presenta con sette siti UNESCO, eguagliando per numero interi paesi come la Finlandia, la Croazia, la Norvegia". Ha dichiarato l'assessora alla cultura della Regione Toscana, Sara Nocentini, intervendo nel corso della presentazione a Parigi del terzo forum mondiale dell'Unesco che si terrà a Firenze dal 2 al 4 ottobre prossimi.

"E' una grande responsabilità e ne siamo consapevoli – ha proseguito -. Non solo perché i siti UNESCO di cui siamo titolari e custodi devono essere correttamente tutelati e valorizzati (fatto assai complesso in quanto alcuni di questi siti comprendono interi e vivi centri storici come quello di Firenze, oppure siti paesaggistici o seriali come la Val d'Orcia o le Ville e i Giardini Medicee), ma soprattutto perché oggi dobbiamo aggiornare l'approccio a questi beni culturali, la funzione che essi svolgono in società complesse e globalizzate come quelle in cui viviamo e rispondere a sfide decisive che chiedono di aggiornare i motivi dell'intervento pubblico nell'ambito dei beni culturali".

Nocentini ha sottolineato che dopo la fase iniziale della conservazione, del mantenimento, della tutela, dopo la successiva in cui si è posta l'attenzione alla valorizzazione, la promozione, la fruizione dei siti culturali, oggi va costruito un nuovo approccio caratterizzato dal contributo che la cultura e i beni culturali possono dare all'idea di un nuovo sviluppo, sociale, economico e sostenibile delle nostre società. "Si tratta di cogliere pienamente la funzione sociale della cultura, che appunto non è di mera conservazione del passato né di spettacolarizzazione per il presente, ma asset decisivo per costruire un futuro di senso, di sviluppo, di prospettiva oltre la crisi che stiamo vivendo, che è crisi economica, sociale, di sostenibilità e di cultura".

Questo significa, è la valutazione dell'amministrattrice toscana, che la cultura e i beni culturali uno degli elementi costitutivi la strategia di sviluppo della società, così come chiede la Dichiarazione di Hangzhou adottata dall'UNESCO il 17 maggio 2013. "In essa si riconosce – ha detto Nocentini - che la dimensione culturale deve essere integrata nelle definizioni,aggiungo nelle politiche dello sviluppo sostenibile e del benessere. La qualità della vita non dipende più soltanto dal PIL prodotto, bensì da una serie di parametri che riguardano molte e altrettanto importanti dimensioni della vita di una società, e fra queste certamente la cultura e l'accesso alla cultura".

"La strada giusta passa per l'integrazione nelle strategie di sviluppo, di riconsiderazione della funzione della cultura e dei beni culturali. E questo approccio consente di motivare nuovamente l'intervento pubblico in questo settore: occorre costruire una vera e propria politica economica per i beni culturali, facendo dell'asset culturale l'elemento attorno al quale costruire e rinnovare continuamente l'identità del paese e valorizzare portandolo a sistema l'enorme potenziale produttivo e di innovazione che nel settore si manifesta. Come per ogni politica industriale, anche per la cultura occorrono investimenti per innovare e rinnovare la dotazione infrastrutturale dell'offerta culturale. I siti UNESCO sono appunto quelle infrastrutture essenziali per uno sviluppo sostenibile di qualità delle nostre società, sono i beni durevoli densi di ricerca, innovazione, lavoro, opportunità per il presente e per il futuro del nostro pianeta".

Lo stesso approccio che la Regione Toscana, ha concluso Nocentini,vuole applicare all'ultimo sito riconosciuto, le Ville e i Giardini Medicei della Toscana: un sito seriale fortemente integrato e innervato su un territorio vivo, produttivo, dinamico e creativo in questi straordinari lasciti del potere mediceo in Toscana (che fu appunto potere economico, commerciale e produttivo, con un grande significato culturale). "Saranno questi i temi che discuteremo a Firenze durante il Forum mondiale UNESCO a Firenze, cui la Regione Toscana è ben lieta di contribuire insieme al Ministero e alla città di Firenze quale importante occasione di riflessione e discussione per il nostro comune futuro".

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