A dicembre sale l’inflazione a Firenze

Crescita fiorentina dovuta all’aumento dei carburanti. Italia invece in deflazione nel 2016, non succedeva dal 1959

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 2017 21:27
A dicembre sale l’inflazione a Firenze

I prezzi al consumo nel 2016 hanno registrato in media un calo dello 0,1%: è dal 1959 (quando la flessione fu pari a -0,4%) che non accadeva. Lo comunica l'Istat segnalando che l'"inflazione di fondo", calcolata al netto degli alimentari freschi e dei prodotti energetici, rimane invece in territorio positivo (+0,5%), pur rallentando la crescita da +0,7% del 2015. L'Italia archivia il 2016 in deflazione, con un risultato che non si verificava da oltre mezzo secolo. Tutti sanno che cos'è l'inflazione: si ha quando i prezzi aumentano. Ma cos'e' la deflazione? Il suo contrario: la riduzione dei prezzi.

Invece a dicembre sale l’inflazione a Firenze: la crescita è dovuta all’aumento dei carburanti. La variazione mensile è pari a +0,1% (a novembre era -0,7%), mentre quella annuale è di +0,5% (a novembre era +0,6%). In calo alberghi e ristoranti. Il carrello della spesa aumenta dell’1,6% rispetto a dicembre 2015. È quanto emerge dall’anticipazione presentata dall’Ufficio comunale di Statistica dei risultati del calcolo dell’inflazione in città nel mese di dicembre 2016 (che dovranno essere poi confermati dall’Istat) secondo gli indici per l’intera collettività nazionale. La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di dicembre su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere.

Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall’Istituto nazionale di statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall’Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale.

A contribuire a questo dato sono state, rispetto al mese precedente, principalmente le variazioni registrate per le divisioni Servizi ricettivi e di ristorazione (-1,3%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,4%), Trasporti (+1,2%) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,1%).Nella divisione Servizi ricettivi e di ristorazione sono in diminuzione i Servizi di alloggio (-4,8% rispetto al mese precedente e -3,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).Nei Prodotti alimentari e bevande analcoliche, la diminuzione su base mensile è causata dalle variazioni dei prezzi di pane e cereali (+0,1% rispetto al mese precedente, -0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), della frutta (-7,6% su base mensile), delle carni (+0,2% rispetto al mese precedente), dei pesci e prodotti ittici ( 1,1% su base mensile.

+2,5% su base annuale) e del latte, formaggi e uova (+0,2% rispetto a novembre 2016).Nella divisione Trasporti sono in aumento il Trasporto aereo passeggeri (+28,5% rispetto al mese precedente, +15,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (+1,7% su base mensile, +4,6% su base annuale). In diminuzione i prezzi delle automobili (-0,1% rispetto al mese precedente) e gli altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati (-0,2% rispetto a novembre 2016).Nella divisione Abitazione, acqua, elettricità e combustibili sono in aumento i prezzi degli servizi per l’abitazione non altrimenti classificati (+1,0% su base mensile) e il gas (+0,1% rispetto a novembre 2016 ma -8,5% rispetto a dicembre 2015).I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono aumentati di +0,1% rispetto al mese precedente e di +1,6% rispetto a un anno fa.I prodotti a media frequenza di acquisto registrano una variazione di +0,2% rispetto a novembre 2016 e di 0,3% rispetto a dicembre 2015.

I prezzi di quelli a bassa frequenza in diminuzione di -0,3% rispetto all’anno scorso e in aumento di +0,1% rispetto al mese precedente.I beni, che pesano nel paniere per circa il 52%, hanno fatto registrare una variazione di +0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 48%, hanno fatto registrare una variazione annuale di +0,6%.Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a +1,5%.

I beni energetici sono in diminuzione di -1,3% rispetto a dicembre 2015. I tabacchi fanno registrare una variazione +2,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici fa registrare una variazione annuale pari a +0,4%.

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