Un tris d'assi della danza stasera per "Gala Cajkovskij"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 1999 18:45
Un tris d'assi della danza stasera per

Sono Roberto Bolle, Vladimir Derevianko e Robert Tewsley i "magnifici tre" - il primo e il terzo accorsi in sostituzione degli annunciati Guerra e Picone, e si alterneranno ai primi ballerini e ai solisti della Compagnia per una "tre-giorni" tutta cajkovskiana con una maratona di bravura che allinea il Secondo atto de "Il lago dei cigni" versione Bourmeister, i pas de deux da "La bella addormentata" e ancor "Lago" di Petipa, "Cajkovskij pas de deux" e "Tema e variazioni" di Balanchine. Stasera apertura con tutti e tre i "divi" nella stessa serata, mentre domani balleranno Bolle con McDermott e Tewsley, il 6 pomeriggio Bolle e Tewsley, il 6 sera Bolle/McDermott/Tewsley; insieme a loro i "fiorentini" Claude Gagnon, Antonella Cerreto, Sabrina Vitangeli, Damiana Pizzuti, Paola Vismara, Silvia Cuomo, e Umberto De Luca, Leone Barilli, Milko Pineschi; e se buona parte della fascinazione che travolge gli spettatori, e in questo caso soprattutto le spettatrici, della danza sono dovuti all'effetto carismatico che i grandi divi sanno esercitare abbinando la perfetta tecnica accademica alla scultoreità di corpi cesellati da anni di lavoro, questo "Galà" è certo un'occasione preziosa per confrontare non solo tre diverse scuole ballettistiche ma anche tre modi di comunicare con il linguaggio fisico nello spazio.
E' ormai diventato un autentico "fenomeno massmediologico" l'italiano capace di far felici fans e botteghini di mezzo mondo da quando l'oggi ventiquattrenne "primo ballerino ospite" scaligero nato a Casale Monferrato è stato definito da Derek Deane, direttore dell'English National Ballet (quello che consigliava ai ballerini di fare l'amore prima di interpretare Romeo e Giulietta), "il Di Caprio della danza", forse per un volto angelicato su un metro e novanta di muscoli torniti: ha persino un sito web, visitatissimo dagli ammiratori che iniziano le loro missive con "Caro Principe"...; mentre l'apparizione fiorentina di Derevianko, che a quarant'anni divide la sua carriera fra il palcoscenico e la direzione del Balletto dell'Opera di Dresda, costituisce una delle ormai rarissime opportunità di apprezzare in Italia un autentico danseur noble di scuola russa, e quello di Tewsley è invece un debutto italiano assoluto, che non mancherà di impressionare per l'incisiva presenza scenica e il puro stile accademico del biondo ballerino britannico alle prese con il balanchiniano "Tema e variazioni", che un mostro sacro come Baryshnikov considera il balletto più difficile ed estenuante.

In evidenza