Saranno rivisti i
parametri in base ai quali vengono stabiliti i requisiti per rientrare
nell'elenco dei Comuni a prevalente economia turistica e le citta' d'arte.
Questi Comuni, sulla base del decreto Bersani sul commercio, potranno
derogare dai limiti d'apertura dei negozi e dall'obbligo di chiusura
domenicale. Nell'elenco si propone di inserire di diritto i centri storici dei
Comuni capoluogo di Provincia, i comuni montani e le citta' costiere.
Lo ha deciso la giunta dopo una prima verifica dell'elenco redatto sulla
base della nuova legge regionale sul commercio approvata nei mesi scorsi
in recepimento del decreto Bersani e del regolamento approvato la scorsa
estate.
Il regolamento aveva fissato una serie di requisiti tecnici, sulla cui
base era stato redatto un primo elenco di localita'. Un elenco che pero',
alla luce di una prima verifica sul campo, ha mostrato una serie di
incongruenze. Per ovviare alle quali la giunta ha deciso di intervenire
quanto prima attraverso una modifica di quei parametri .
Per quanto riguarda le attivita' economiche legate al turismo e' stato
osservato che la fonte utilizzata per le notizie sulle attivita' esistenti, il
Censimento intermedio dell'industria e dei servizi del 1996, non rilevando
le imprese no profit, non offre un quadro attendibile per tutta una serie di
attivita'.
Per ampliare l'orizzonte oggettivo e' stato percio' deciso di eliminare gli indicatori relativi al numero di imprese turistiche presenti rispetto al complesso delle imprese locali e al numero degli addetti nel settore rispetto al totale degli addetti, sostituendoli con due nuovi indicatori che forniscono una misura incrociata della domanda (cioe' delle presenze turistiche effettive in quell'area) e dell'offerta (cioe' delle capacita' ricettive). Questi indicatori saranno il frutto dell'incrocio fra presenze e strutture ricettive e fra presenze e capacita' ricettiva totale.
Inoltre, per
evitare che nell'elenco siano inseriti comuni appartenenti solo al settore
della domanda o solo al settore dell'offerta, i criteri di inserimento
vengono modificati in modo che nell'elenco si possano inserire i comuni
che abbiano almeno tre indicatori con valori superiori alle soglie stabilite,
di cui uno appartenga al settore della domanda e unoa quello dell'offerta.
Ma ecco un'altra novita' rispetto alle precedenti regole. E' infatti in corso
una verifica in merito alle possibilita' di inserire nell'elenco i comuni che
abbiano almeno due indicatori con valori superiori alla soglia,
indipendentemente dall'area di appartenenza, ed abbiano nel territorio
comunale almeno un sito di interesse artistico.
Si propone inoltre di inserire di diritto i centri storici dei comuni capoluogo di Provincia, i comuni costieri, i comuni montani.