Le sete dalle collezioni del Museo del Bargello

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 1999 16:46
Le sete dalle collezioni del Museo del Bargello

Al Museo Nazionale del Bargello, Martedì e Sabato ore 8,30 - 13,50, il I° III° e V° Lunedì di ogni mese; la II° e IV° Domenica di ogni mese ore 8,30 - 13,50, con apertura dal 1 Ottobre al 7 Gennaio 2000, uno degli eventi più significativi nell'ambito del periodo fiorentino dalla ICOC, sarà indubbiamente la mostra dei tessuti dall' VII al XII secolo che si terrà al Museo del Bargello di Firenze.
Organizzata da Carlo Maria Suriano studioso d'arte Islamica e membro del Comitato della ICOC, la mostra conterrà le più significative tra le sete conservate nelle collezioni dello stesso Museo del Bargello.


Tema conduttore delle esposizioni sarà la varietà nell'unità dell'arte islamica, intesa non solo come ricchezza immaginativa di espressione stilistica, ma anche soprattutto come testimonianza della molteplicità si suggestioni culturali che hanno contribuito al definirsi del linguaggio artistico del tessuto islamico.
Il percorso espositivo comincerà quindi con alcuni eccezionali frammenti di celebri sete Bizantine, centro Asiatiche e Spagnole o Siculo-islamiche tra VIII e XI secolo, il cui comune elemento decorativo richiamerà inequivocabilmente ai moderni Persiani Sassanidi (ca.

224 AD - 640 AD), responsabili per quel gusto tessile medioevale internazionale da cui l'Islam, insieme ad altre culture contemporanee, trasse abbondante ispirazione.
La sezione successiva quindi si concentrerà sulla produzione tessile medioevale islamica, Italiana e Spagnola tra XII e XIV secolo, dove si potrà osservare come le sete occidentali, pur cominciando a mostrare elementi più tipicamente Europei, esprimono forte il linguaggio di un Islam culturalmente dominante, nella mirabile varietà dei suoi modelli elaborati in forme di indubbia personalità.


Le splendide stoffe e velluti Ottomani conservati nella ricca collezione del Bargello, costituiscono abbondante materiale per la terza sezione che si occuperà del nuovo gusto floreale sorto sotto il patronato dei Sultani Ottomani tra la fine del XV e la fine del XVI secolo.
Una particolare attenzione sarà qui necessariamente rivolta anche alla produzione Italiana ed in particolare di Venezia, il cui contributo alla fioritura del mercato tessile del '500 tra i due paesi, è tanto più significativo quanto problematico per la difficoltà di potere attribuire con sicurezza un intero gruppo di tessuti sia alla produzione Veneziana per il mercato Ottomano, sia ai centri di tessitura Turchi per il mercato Italiano.


Un piccolo ma significativo gruppo di tessuti Safaviti Persiani del XVI e XVII secolo concluderà l'esposizione che verrà inaugurata il giorno 28 Settembre alle ore 16.00 del pomeriggio.
Il catalogo della mostra, che sarà il primo catalogo del Museo sul soggetto ed anche il primo ad esporre l'insieme della parte più significativa di tale materiale conservato al Bargello, verrà curato da Carlo Maria Suriano insieme con Stefano Carboni, curatore associato, Dipartimento di Arte Islamica, Metropolitan Museum of Art, New York, e Paolo Peri, ispettore onorario per i tessili del Museo Nazionale del Bargello.

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