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Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 1999 12:59
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La scorsa settimana, presso il Quartiere 5, si è tenuta una riunione per la riorganizzazione del campo nomadi dell'Olmatello. Hanno partecipato il Vicesindaco Ceccarelli, l'assessore alle Politiche Socio-sanitarie, Giacomo Billi, e i rappresentanti dell'Opera Madonnina del Grappa. Attualmente l'impegno finanziario annuo del Comune per la gestione del campo ammonta a circa 944 milioni di lire, con il coinvolgimento di diversi soggetti, quali la stessa Opera Madonnina del Grappa (che svolge il servizio di pulizia, piccola manutenzione e trasporto degli alunni), la Cooperativa Zenith (per il servizio di sorveglianza), la Coop.

Skola (con gli educatori di strada), la coop. CAT (per il servizio di assistenza scolastica). Nel corso della riunione della scorsa settimana l'Opera Madonnina del Grappa ha proposto di sperimentare un progetto di "Global Service" per razionalizzare tutti gli interventi attualmente attivati dall'Amministrazione comunale nei confronti degli ospiti del campo Olmatello. In sostanza l'Opera si propone come soggetto unico in grado di gestire la pluralità dei servizi necessari a dare una soluzione ai problemi del campo.

L'opera si occuperebbe della pulizia e della piccola manutenzione del campo, del corso di alfabetizzazione degli adulti, del sostegno ai minori e del tutoraggio alle famiglie, del sostegno scolastico, della sorveglianza, del portierato, dell'organizzazione e del segretariato sociale. In sostanza l'Opera chiede un contributo di circa 1 miliardo e 100 milioni, gestendo i vari servizi attraverso operatori professionali della propria cooperativa sociale. Gli amministratori presenti alla riunione al Quartiere si sono detti sostanzialmente interessati al progetto.

Il ricondurre ad un unico soggetto tutte le complesse attività legate alla gestione del campo rientra nel programma del Comune di ripristinare all'Olmatello la legalità, in vista del suo graduale smantellamento. Si attende dunque a breve l'affidamento del "Global Service" all'Opera Madonnina del Grappa. L'affidamento ad un ente morale del servizio permette all'amministrazione di non seguire le disposizioni della Legge regionale, che richiederebbe procedure di gara per il convenzionamento con le cooperative sociali.

Tuttavia, considerato il rilievo dell'importo, non sarebbe stato opportuno seguire procedure di gara europee, tanto più in presenza di altre cooperative interessate a gestire lo stesso servizio? Senza considerare che la convenzione supererebbe per importo l'attuale stanziamento per il campo dell'Olmatello. L'Opera Madonnina del Grappa afferma di svolgere attività di "apostolato" e dunque non lucrativa. Perché allora non instaurare un rapporto Comune-Associazione di volontariato per le attività complementari a quelle dell'Amministrazione? Certo sempre che le attività siano svolte effettivamente da un numero prevalente di volontari e non da un così detto "Global Service" all'interno del quale sta invece una netta prevalenza di operatori professionali collegati a cooperative sociali, realtà economiche che rimandano necessariamente ad altre procedure di affidamento del servizio.

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