Con la preapertura dell'1 settembre inizia la nuova stagione della caccia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 agosto 1999 10:28
Con la preapertura dell'1 settembre inizia la nuova stagione della caccia.

Carniere limitato in quel giorno, nel quale si potrà sparare in provincia di Firenze solo da appostamento dalle 6.30 alle 19, a tre specie: tortora (con un massimo di 10 capi), colombaccio (fino a 5 capi) e merlo (da appostamento temporaneo non più di 4 capi). Inoltre si potrà anche sparare, da appostamento fisso dalle 5.45 alle 19 nelle aree dei laghi artificiali e delle altre superfici allargate artificialmente, all'alzavola, al germano reale e alla marzaiola.
Ulteriore preapertura il 5 settembre, con le stesse modalità.
L'Ambito Territoriale di Caccia FI 4 ha stabilito in 80 metri la distanza che deve intercorrere fra gli appostamenti temporanei, mentre l'ATC FI 5 renderà nota l'eventuale deroga alla distanza minima di 100 metri.
Escluse le due giornate di preapertura in tutta la regione la stagione venatoria, in base al Calendario venatorio regionale 1999/2000, inizia il 19 settembre e finisce il 31 gennaio.

Si potrà sparare a alzavola, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, cordone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella d'acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, porciglione, tordo bottaccio, tordo sassello, volpe. Per il fagiano la chiusura è anticipata al 7 gennaio. Per la lepre all'8 dicembre. Ultimo giorno di caccia il 30 dicembre invece per coniglio selvatico, allodola, merlo, pernice rossa, quaglia, starna e tortora.
Per quanto riguarda la starna e la pernice rossa, va ricordato che non sono cacciabili, al di fuori delle aziende venatorie e delle aree di addestramento cani, in tutto il territorio dell'ATC FI 5 e che nell'ATC FI 4 vige il divieto di caccia per la starna nel territorio dei Comuni di Firenzuola e di Scarperia e per la pernice rossa nel territorio dei comuni di Marradi, Palazzuolo, Vicchio e San Godenzo.
Il cinghiale si caccerà dal 19 settembre al 31 gennaio nella aree non vocate e in forma singola e dal 16 ottobre al 15 gennaio nelle aree vocate nella forma della battuta.
Dal 1° al 31 gennaio la caccia vagante sarà consentita solo nelle aree vocate al cinghiale o in alcune aree palustri.

E' altresì consentita la caccia vagante alla volpe su tutto il territorio provinciale nella forma della battuta ed all'interno delle aziende venatorie. L'uso del cane è inoltre consentito per la caccia da appostamento fisso o temporaneo per la sola attività di riporto.
Prelievi di caprioli, daini e mufloni saranno effettuabili, da parte dei soli cacciatori abilitati, in tutto il territorio agro-silvo-pastorale della provincia secondo specifici piani di assestamento, nei seguenti periodi: per il capriolo fino al 30 settembre; per il daino dall'1 al 30 novembre e dall'1 al 31 gennaio; per il muflone dall'1 al 31 ottobre e dall'1 al 31 dicembre.
La Provincia ha richiesto alla Regione l'abbattimento in deroga di passeri e storno ed è in attesa di specifica autorizzazione.
Ciascun cacciatore potrà operare per tre giorni la settimana, da scegliere fra quelli di lunedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, da un'ora prima del sorgere del sole al tramonto.

Il carniere non potrà superare i 2 capi di selvaggina stanziale ed i 20 di migratoria; i tetti per singole specie sono di 1 capo per le lepri, 3 per le beccacce, 10 per le tortore, 8 per i palmipedi, i trampolieri e i rallidi.
L'addestramento dei cani è consentito nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica fino al 16 settembre. Dall'11 settembre l'addestramento è riservato ai soli iscritti all'ATC.
Fra gli obblighi dei cacciatori quelli di smontare gli appostamenti temporanei dopo l'uso, di raccogliere i bossoli delle cartucce sparate, di accedere in periodi di divieto di caccia vagante agli appostamenti con il fucile smontato o chiuso nel suo fodero.
E' stato confermato il divieto di caccia su tutto il territorio del comune di Firenze.
I cacciatori attivi, quelli che nella passata stagione hanno rinnovato il tesserino venatorio, sono in provincia di Firenze 30.263, un dato relativamente stabile rispetto a quello dell'anno precedente dopo un periodo invece di calo.

Circa 7700 gli iscritti al registro per la caccia al cinghiale in battuta. 51 le aziende faunistico venatorie e 21 quelle agrituristico venatorie, che occupano una superficie di poco più di 38.000 ettari, pari al 12% del territorio agro-silvo-pastorale.
Le aree palustri nelle quali è consentita la caccia vagante nel periodo 1-31 gennaio sono le seguenti:
Comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi
Area delimitata a nord dal confine con la provincia di Pistoia nel tratto compreso fra il canale del terzo ed il canale Usciana; ad est dal confine con la provincia di Pistoia fino ad incontrare la strada campestre che conduce al podere della Chiavica e seguendo detta strada fino a Casa del Morelli passando per Ponte del Turrini, Mulino, Cavallini e da qui seguendo la strada provinciale per Massarella fino a mille metri di distanza dal canale maestro e proseguendo verso sud mantenendo tale distanza dal canale fino ad incontrare la strada provinciale Lucchese-Romana; a ovest dal confine della provincia di Pistoia lungo il canale Usciana fino all'altezza di villa Lampaggi, quindi seguendo la gronda del padule fino a Ponte di Cavallaia e da lì il canale maestro in direzione sud fino a Ponte a Cappiano; a sud da Ponte a Cappiano per mille metri lungo la strada provinciale Lucchese-Romana.
Pianura a valle di Firenze
Area delimitata a nord dal confine della provincia di Prato lungo la ferrovia Firenze-Bologna in direzione sud- est fino ad incontrare il confine amministrativo del comune di Firenze (fosso del Termine); ad est dall'incontro della ferrovia Firenze-Bologna con il confine del Comune di Firenze, seguendo detto confine, fino all'Arno (presso San Donnino); a sud dall'Arno (presso la località l'Isola) seguendo il confine del comune di Firenze fino all'uscita di Signa dell'Autostrada del Sole e da lì seguendo la statale Tosco-Romagnola in direzione ovest e passando per Olmo, Viottolone, Granatieri, Lastra a Signa fino a Ponte a Signa; ad ovest da Ponte a Signa attraversando l'Arno in direzione nord lungo la statale 325 passando per Signa fino alla località il Crocifisso, da questa località seguendo la strada campestre in direzione ovest che conduce a Caverna, Casa Padule, Podere Chiella, fino ad incontrare il confine con la Provincia di Prato sul fiume Ombrone.

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