Scade martedì il termine per il concorso nazionale "A corto di cinema"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 maggio 1999 15:08
Scade martedì il termine per il concorso nazionale

Si può essere "a corto di cinema" per varie ragioni, mancanza di soldi, mancanza di idee, mancanza di distribuzione, mancanza di sale e via dicendo. Spesso la realtà del cinema industriale tende a canalizzare l'inventiva e l'estro degli autori verso canoni estetici che si appiattiscono su modelli di gusto dal sicuro ritorno economico, ma la linfa vitale della creatività sopravvive anche alle devastazioni del mercato. Ne è riprova il mondo del cortometraggio, luogo ove attualmente è possibile sperimentare tecniche, raffinare stilemi, inventare.

Se si escludono le produzioni costose, il settore dei "corti" si sviluppa come una terra a sé stante, come un mondo che vive di proprie regole e che fa volentieri a meno delle star hollywoodiane. Rassegne, festival, concorsi, in Italia nel giro di alcuni anni si è assistito al boom del film breve.
Da un punto di vista critico è bene precisare che i mali del cinema di maniera si riproducono spesso anche nel cortometraggio, che essendo accessibile per costi e durata della narrazione, a un vasto bacino di "produttori" subisce l'assalto anche del più ignorante degli aspiranti registi.

Con la convinzione che a volte basta una trovata per mascherare la carenza di idee, il livello qualitativo dei cortometraggi non sempre è degno di considerazione. Del resto anche nella letteratura il racconto ha molti praticanti, mentre il romanzo rimane di solito terreno per i letterati più disposti alla fatica. Ma così come nella letteratura ci sono autori che nobilitano il racconto, anche nel dominio delle "immagini in movimento" vi sono artisti che rendono il cortometraggio un genere del tutto autosufficiente.
Cominciare a pensare il "corto" come un'opera e non come un "lungo" meno impegnativo, è per questo che Progetto Iride con la collaborazione del cineforum EZ 25,17 e della Consulta Giovanile e l'assessorato alle politiche sociali e familiari del Comune di Lucca, un anno fa ha pensato di organizzare il festival, per premiare quei registi che anche con mezzi del tutto amatoriali dimostrassero di saper realizzare opere di buon livello.

Il concorso alla sua prima edizione ha raccolto adesioni da tutta Italia a testimonianza della vivacità del cortometraggio, ed è per questo che lo scorso anno la giuria ha deliberato la non assegnazione del primo premio, segnalando cinque opere ciascuna per aspetti particolari come fotografia, montaggio, soggetto, regia e sceneggiatura.
Quest'anno il concorso è affiancato da una rassegna di lavori premiati ad altre manifestazioni, passo che va verso la realizzazione di un circuito in cui poter dare respiro e distribuzione a tutte le opere che il pubblico altrimenti non avrebbe la possibilità di vedere.
Aspettando quindi il primo vero vincitore, le proiezioni anche quest'anno si terranno presso una vera sala cinematografica, al Cinema Italia di via S.

Gemma Galgani, in quella Lucca che un anno fa ha saputo accogliere con più di 200 spettatori la proiezione delle opere selezionate.

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