Forza Italia: gravi violazioni dello statuto della Fondazione Toscana Spettacolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 maggio 1999 12:30
Forza Italia: gravi violazioni dello statuto della Fondazione Toscana Spettacolo

Rinviato di quindici giorni l'esame della modifica statutaria della Fondazione Toscana Spettacolo, dopo che il vicepresidente del consiglio, il consigliere di FI Denis Verdini, aveva accusato la giunta ed il presidente Vannino Chiti di gravi violazioni dello statuto e delle prerogative del consiglio chiamato a ratificare, a sanatoria, una modifica già fatta che aveva già prodotto effetti tangibili. La modifica dello statuto della Fondazione Toscana Spettacolo e' stata portata all' approvazione del consiglio regionale quando aveva già prodotto i suoi effetti con la costituzione di una societa' parallela, la srl Toscana Spettacoli, Eventi e Servizi alla quale la Fondazione avrebbe affidato un servizio senza gara d'appalto e finanziato per 679 milioni di lire, quello per l' informazione degli eventi toscani in occasione per il Giubileo.

Secondo Verdini, l' 8 novembre scorso, con un decreto dirigenziale (decreti fatti dai dirigenti della Regione che non passano all' approvazione del consiglio), la giunta stanzio' 679 milioni di lire a favore della Fondazione Toscana Spettacolo finalizzati alla creazione di un Centro informativo redazionale sugli eventi del Giubileo in Toscana. L'attività esulava però dai compiti statutari della Fondazione. In gennaio lo statuto della Fondazione e' stato modificato dal consiglio d'amministrazione e la modifica ha consentito la creazione della srl alla quale la Fondazione ha affidato il compito di assumere, con contratto a termine fino al 31 ottobre '99, quattro operatori e di stipulare un contratto di consulenza con due esperti esterni per totale di spesa per il personale di circa 232 milioni di lire.

Ma un ente regionale non può cambiare il suo statuto senza l' approvazione del consiglio e nella configurazione societaria della srl l' amministratore unico ed i sindaci revisori sono gli stessi della Fondazione.

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