Piano di protezione civile per l'area mugellana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 1999 23:36
Piano di protezione civile per l'area mugellana

La Provincia di Firenze, la Prefettura di Firenze, la Comunità Montana Mugello-Alto Mugello-Val di Sieve ed i Comuni di Barberino di Mugello, San Piero a Sieve, Scarperia, Borgo San Lorenzo, Vicchio, Dicomano, Pelago, Londa, San Godenzo, Rufina, Pontassieve, Marradi, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Vaglia e Reggello hanno sottoscritto questa mattina in Palazzo Medici Riccardi un protocollo d'intesa per la predisposizione di un piano di protezione civile per l'area mugellana e per la progettazione di un nuovo ponte sulla Sieve nel territorio di Vicchio.

L'intesa prevede che la Provincia affidi al Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze l'incarico di preparare il Piano verificandone la compatibilità con la pianificazione comunale di protezione civile già esistente ed individuando gli eventuali interventi di adeguamento necessari. Sempre la Provincia istituirà in accordo con i Comuni corsi di formazione per il personale addetto alla protezione civile. E i tecnici di Palazzo Medici Riccardi progetteranno anche il nuovo ponte sulla Sieve in Comune di Vicchio, nei pressi dell'attuale ponte in una posizione che sarà indicata dal Comune, di cui era emersa chiaramente la necessità in occasione dell'esercitazione di protezione civile dello scorso anno e che viene ritenuto il naturale completamento della nuova viabilità della zona (la cosiddetta variante in destra della Sieve).

Il finanziamento dell'opera, per 2,5 miliardi, è stato già previsto nei programmi d'investimento provinciali. Nell'attesa della realizzazione del nuovo ponte la Provincia curerà l'installazione di una struttura mobile per fronteggiare eventuali emergenze: un ponte Bailey pronto per essere collocato sul fiume in caso di bisogno.
Dal canto loro i Comuni si impegnano ad incaricare dipendenti propri o di altre amministrazioni o professionisti per la redazione dei piani comunali aggiornati di protezione civile, in base agli standard forniti dalla Prefettura e alle indicazioni tecnico-scientifiche fornite dalla Provincia e dall'Università.

I Comuni si impegnano inoltre a rendere operativamente efficaci e ad aggiornare periodicamente i loro piani di protezione civile, anche stipulando apposite convenzioni con le associazioni di volontariato. La Prefettura infine fornirà assistenza e consulenza e promuoverà esercitazioni e verifiche della pianificazione e della gestione delle emergenze. Alla sottoscrizione del protocollo d'intesa sono intervenuti il Prefetto di Firenze, Alberto Ruffo, il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, il vicepresidente della Comunità Montana, Simone Lazzerini, ed alcuni sindaci in rappresentanza dei sedici Comuni firmatari.

Il Prefetto Ruffo ha espresso il compiacimento per il lavoro comune fatto per arrivare a questo protocollo. "Lo spirito della protezione civile - ha detto - è quello del coordinamento fra le istituzioni". "Abbiamo messo a frutto - ha detto Gesualdi - l'esperienza dell'esercitazione di alcuni mesi fa per programmare iniziative a fronte dei bisogni emersi, fra i quali è importante quello di assicurare la formazione dei tecnici dei Comuni". "L'accordo ruota intorno ai Comuni", ha infine affermato Lazzerini.

E soprattutto i più piccoli Comuni di montagna, che sono gli anelli deboli del sistema, hanno bisogno di essere aiutati e di associarsi per adempiere ai loro compiti mettendo insieme le forze e le risorse finanziarie.
Fra le varie proposte emerse in vista delle predisposizione del Piano di protezione civile, quella del sindaco di Firenzuola, Renzo Mascherini, perché alla conclusione dei lavori dell'Alta Velocità i campi, su terreni attrezzati ed urbanizzati per l'occasione, usati dagli operai impegnati nei cantieri non siano smantellati ma siano mantenuti e possano essere utilizzati in caso di emergenze.

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