La vicenda ECOS alla Commissione Ambiente in Provincia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 febbraio 1999 10:38
La vicenda ECOS alla Commissione Ambiente in Provincia

Si è tenuto ieri mattina presso la Provincia di Firenze la seduta della Commissione Consiliare Ambiente in merito al progetto di ampliamento della attività della Ditta ECOS nel Comune di Barberino V.Elsa, su cui dopo che sono stati appresi gli esiti della Conferenza Provinciale per lo Smaltimento dei Rifiuti, si è sviluppato un serrato dibattito. "E' stata una seduta positiva -dichiara del Consigliere dei Verdi, Alberto Di Cintio- perché appare opinione largamente condivisa da parte dei componenti la Commissione Consiliare la necessità di attivare una Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) su questo progetto.

V.I.A. che al momento è stata ritenuta non opportuna dalla Conferenza per lo Smaltimento dei Rifiuti ma che invece è decisiva per una valutazione serena e tecnica, non inquinata dalle strumentalizzazioni della imminente campagna elettorale". La Commissione Consiliare Ambiente ha quindi aggiornato i propri lavori su questo tema ad una seduta che si terrà tra quindici giorni, prevedendo una larga audizione a cui saranno convocati l'Assessore all'Ambiente, i Sindaci di Barberino, Certaldo, Poggibonsi e S.Gimignano, ARPAT, ASL, Autorità di Bacino e Genio Civile.
Di Cintio ha presentato ieri anche una interrogazione in merito alla richiesta presentata dal Comune di Figline V.Arno alla Provincia di Firenze di provvedere alla eliminazione del divieto di caccia nella zona demaniale "Castiglioni-Gaville", in cambio dell'applicazione del divieto di caccia su "alcune parti urbanizzate del territorio comunale" lungo l'Arno.

La Provincia di Firenze ha richiesto all'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS), il parere in merito al cambio di destinazione proposta dal Comune, esprimendo positive valutazioni sulla richiesta del Comune ed in merito all'utilità di creare una oasi di protezione per la sosta dell'avifauna in località Matassino. Nella vicenda si sono inserite con una contro-relazione le Associazioni Ambientaliste WWF Toscana e Legambiente Toscana, che in seguito alla lettura puntuale della richiesta dell'Ufficio Caccia della Provincia di Firenze e della delibera del Comune di Figline, rilevavano alcune difformità fra la descrizione delle aree considerate e la situazione reale del territorio.

"L'INFS ha espresso riserve sulla modalità di individuazione dell'area destinata alla sosta dell'avifauna migratrice -ricorda Di Cintio nell'interrogazione- proprio per la esclusione di gran parte dello stesso greto dell'Arno e di ambienti ripariali contigui ad entrambe le sponde, e meno vicini ad insediamenti urbani, necessarie al fine di creare una zona protetta sufficientemente ampia da non risentire eccessivamente del disturbo arrecato dalla attività venatoria nelle zone circostanti; osservazione che sostanzialmente coincidono con i rilievi formulati da WWF e Legambiente.

Il Consiglio Provinciale approvando lo scorso febbraio il Piano Faunistico-Venatorio aveva riconfermato l'impegno di istituire un'area protetta nel Comune di Figline, da individuare lungo la fascia spondale dell'Arno mentre la delibera del Comune di Figline nel richiedere di sottoporre a divieto alcune parti urbanizzate del territorio comunale riconosce implicitamente la scarsa utilità di tali superfici per una finalità di tutela della fauna migratoria". Da qui i quesiti che il consigliere dei Verdi, pone nell'interrogazione all'Amministrazione Provinciale:
1.

Quali provvedimenti si intenda adottare in merito alla richiesta del Comune di Figline a seguito dei pareri espressi dall'INFS, che riconoscono le ragioni esposte dalle Associazioni Ambientaliste;
2. Se non ritenga di dover dare attuazione all'impegno assunto dal Consiglio Provinciale, el 23/02/1998, provvedendo alla realizzazione di una Oasi di Protezione per l'avifauna migratoria, destinando a tal fine l'area denominata "Laghi di Figline".

In evidenza