Appello delle Regioni ai governi dell'Unione europea

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 1999 20:07
Appello delle Regioni ai governi dell'Unione europea

"Non facciano marcia indietro sugli strumenti finanziari necessari per favorire lo sviluppo di Eurolandia". L'appello è stato approvato all'unanimità dall'ufficio politico della Conferenza delle Regioni periferiche marittime riunitosi oggi a Bruxelles per discutere lo stato dei negoziati sui fondi strutturali nel quadro dell'Agenda 2000. "Le 122 Regioni periferiche marittime, che contano 150 milioni di abitanti - si legge nell'appello - denunciano il doppio linguaggio degli Stati che attraverso i loro portavoce affermano la loro volontà di approfondire la coesione, mentre altri ministri riducono i mezzi finanziari destinati a questa coesione senza nemmeno mantenerli al livello del 1999".

"Non si tratta di una questione di diritto acquisito - ha detto il presidente della Conferenza Vannino Chiti, presidente della Regione Toscana - ma di preservare le chance di ridurre il divario fra i paesi più favoriti e gli altri. Continueremo a batterci per una vera politica europea di sviluppo territoriale, perché è contraddittorio parlare di approfondimento dell'Unione e poi non garantire le risorse necessarie perché vi sia un reale equilibrio dello sviluppo. Non ha futuro un'idea dell'Europa che pensi di avere sempre locomotive che accettano di tirare e territori assistiti che accettano di restare tali".

Per questo le 122 regioni hanno deciso di accrescere il livello di pressione sui governi europei in queste settimane che precedono la fine delle trattative sui diversi capitoli dell'Agenda 2000.

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