Firenze: rispettati i tempi per gli interventi del Giubileo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 1999 16:56
Firenze: rispettati i tempi per gli interventi del Giubileo

"Gli interventi del Comune di Firenze - ha dichiarato il Sindaco Mario Primicerio, intervenendo al Convegno La Toscana del 2000, Porta del Giubileo - finanziati dalla Legge 270/97 sono stati in larga parte aggiudicati, con un ribasso d'asta, in media, di circa il 15%. I lavori procedono secondo la tabella di marcia prevista; la loro non immediata visibilità dipende dalla circostanza che alcuni si svolgono in luoghi nei quali, durante i lavori, non è consentito l'accesso al pubblico, in altri casi le fasi di allestimento dei cantieri richiedono una attività preliminare poco appariscente.

I criteri in base ai quali sono state scelte le opere da finanziare hanno tenuto conto della necessità di creare delle "difese avanzate" per la città, per evitare di infliggere ai turisti - pellegrini e alla città la sofferenza dovuta alla congestione dei mezzi di trasporto su gomma. Per completare "i lavori in corso" e anche per alleggerire la pressione sulla città, occorre pensare adesso a migliorare i servizi di accoglienza. Pertanto, nella fase di rimodulazione del Piano e utilizzo dei fondi residui, non devono più essere finanziate altre opere di carattere murario edilizio o consistenti in complessi restauri, ma occorre destinare i fondi residui per predisporre servizi relativi ai settori dell'accoglienza: devono poter essere rafforzati il sistema sanitario, la pulizia e l'igiene delle città, e tutte le attività necessarie ad affrontare eventuali emergenze e a corrispondere a bisogni di sicurezza, in stretto coordinamento con gli organi statali e con la Regione.

Per avere certezza sulla reale disponibilità residua, è necessario che venga stabilita una data limite oltre la quale la Commissione nazionale procede al definanziamento se l'opera inserita nel Piano extra Lazio non è iniziata. In questo modo i fondi derivanti dai ribassi d'asta e quelli residui potranno essere, in accordo con le Regioni, distribuiti non a pioggia, ma in quei luoghi dove l'impatto derivante dall'attraversamento dei flussi turistici è più oneroso".

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