In questi giorni a molti fiorentini è giunta una lettera misteriosa. Nella pagina di presentazione, la richiesta di adesione ad una ricerca di mercato firmata da un responsabile della ricerca dal nome illeggibile. Rispondendo al questionario, abbinato naturalmente ad un concorso a premi, si traccia una radiografia delle abitudini della propria famiglia. Secondo l'anonimo responsabile il fine del progetto è quello di conoscere le aspettative e i desideri dei consumatori per soddisfarli meglio. In realtà il questionario scandagli non i gusti, ma gli acquisti, le marche abituali in fatto di prodotti per la casa, salute, bellezza, automobili, tempo libero, animali domestici, banche e assicurazioni, e fa domande persino su donazioni, composizione della famiglia, dimensioni dell'abitazione e reddito familiare.
Dunque una vera e propria schedatura, del tutto legittima se l'intervistato darà il proprio consenso scritto, ma che serve per analizzare il mercato, inviare informazioni commerciali e materiale pubblicitario. E sopratutto per vendere questi dati privati ad aziende del calibro della De Agostini, Fiat, Kraft, Procter & Gamble, ecc., come dichiarato in un riquadro a piccoli caratteri. Dietro questa letterina ingenua si cela infatti una multinazionale delle analisi di mercato, la statunitense Claritas.
Un'azienda che da 25 anni offre a pagamento, anche su Internet, strategie di marketing integrate con analisi demografiche, segmentazione dei prodotti, dati personali e capacità di spesa, mappe per campagne promozionali. Uomo avvisato...
