La Cisl critica la revisione della sanità regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 1998 19:20
La Cisl critica la revisione della sanità regionale

"E' assurdo modificare il modello concordato tra Regione e sindacati nel 1995 e adottato col Piano regionale 1996-1998 -afferma il segretario regionale Cisl, Sergio Betti- senza che questo abbia avuto neppure il tempo di andare a regime. I motivi di un simile cambiamento restano francamente oscuri. Si può rivedere la dimensione territoriale dei distretti, ma riteniamo che l'individuazione di questi debba essere affidata alla concertazione tra il direttore generale della ASL, il presidente della Conferenza dei sindaci e le organizzazioni sindacali.

Il ruolo del sindacato deve essere attivato, così come avviene a livello regionale per quanto riguarda la preparazione del nuovo piano sanitario, anche a livello locale per tutto il sistema sanitario nel territorio, sia con direttori delle aziende, che con le conferenze dei sindaci". Secondo la Cisl le difficoltà di attuazione stanno nei ritardi del riordino della rete dei piccoli ospedali; della distrettualizzazione; dell'individuazione di una sede di concertazione. Il disegno di legge regionale rischierebbe dunque di indebolire le possibilità di gestione del direttore generale ASL, burocratizzando i controlli di spesa e l'erogazione del servizio.

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