La scomparsa di Bigongiari

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 1997 15:52
La scomparsa di Bigongiari

"Quando Firenze era un centro di riferimento di importanza internazionale per la letteratura ela poesia del Novecento, Piero Bigongiari la animava con la sua vitalita e la sua vivacitacritica, ed ha continuato a farlo fino in fondo, mutando con i tempi la sua parola poetica,intonando un canto sempre nuovo -afferma Primicerio- Con la scomparsa di Bigongiari,Firenze perde una delle voci piu alte e originali del panorama letterario di questo secolo. Unaperdita dolorosa, che lascia la citta piu povera.

Ma cio che non e perduto affatto e l'ereditache Piero Bigongiari ha lasciato alla citta: un'eredita fatta di grande capacita innovativa nellaparola poetica e di grande forza interiore nell'impegno civico e civile che la sua poesiasottende. Limitare un poeta come Bigongiari alla stagione dell'ermetismo, quando al CaffeSan Marco egli incontrava intellettuali come Landolfi, Luzi, Parronchi, sarebbe tropporiduttivo per lui e per tutta una citta che ha visto nascere nel corso dei secoli fermenticulturali sempre nuovi che hanno poi influenzato l'intera letteratura italiana.

Bigongiari eFirenze vanno oltre qualsiasi corrente, intimamente legati sul terreno della cultura. Ed equesto che un poeta come Bigongiari insegna a tutta la citta: restare, tornare ad essere, quelpunto di riferimento inesauribile per la cultura, partendo da una tradizione ricchissima chedeve essere continuamente capace di mettersi in discussione, come la produzione poeticadi Bigongiari dimostra. In questo senso, Piero Bigongiari e ancora tra noi".

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