La Zona a Traffico Limitato a Firenze 20

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 gennaio 1997 07:20
La Zona a Traffico Limitato a Firenze 20

La vittoria elettorale dell'alleanza di centrosinistra nella primavera del 1995 riapre la battaglia sul traffico e accende le speranze dei rifioriti comitati anti-traffico di quartiere. La nuova giunta guidata dal professore universitario Mario Primicerio ha tra i fondamentali del programma il rilancio della zona a traffico limitato. E' ad Amos Cecchi, secondo degli eletti del PDS, principale forza della coalizione, che viene affidato l'Assessorato alla Mobilita.Il 12 maggio Cecchi annuncia sui giornali il suo progetto: un'arcipelago di ZTL e isole pedonali, non solo in centro, ma anche in periferia, collegate da un sistema di mezzi pubblici.

Si tratta di mettere in connessione l'uno con l'altro il treno, la tranvia e il bus. Da luglio si comincia a parlare anche di limiti alla circolazione dei ciclomotori e di maggiori controlli sui loro gas di scarico, in cambio di nuove aree di sosta.Nel primo anno di amministrazione la ZTL viene estesa alle aree di piazza Indipendenza, del Prato (tra ottobre '95 e gennaio '96), concludendo dopo otto anni l'allargamento alla cerchia di viali. Contestualmente Cecchi procede alla pedonalizzazione di piazza Ognissanti, Borgo San Jacopo, via Santo Spirito e, la domenica, del parco delle Cascine.L'ATAF acquista mezzi diesel, 14 bus a metano e dieci elettrici e dispone di una nuova busvia, protetta da cordoli, tra Firenze e Scandicci.

Questo mentre da luglio '96 viene limitato l'accesso in centro ai bus turistici. E alla polizia municipale viene consentito l'impiego di personale a tempo determinato per intensificare la vigilanza, specie alle porte della ZTL.

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