Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (Reg. CEE 866/90)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 1996 00:11
Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (Reg. CEE 866/90)

Trasformazione e commercializzazione

di prodotti agricoli

(Reg. CEE 866/90)

 

 Beneficiari

 Persone fisiche, singole o associate, o società, a condizione che l'investimento assicuri una effettiva e duratura partecipazione degli agricoltori ai vantaggi economici che derivano dall'iniziativa.

Può trattarsi quindi di:

 • agricoltori;

• cooperative costituite tra agricoltori;

• soggetti (anche Enti pubblici) che svolgono un'attività industriale o artigianale di trasformazione di prodotti agricoli.

  

Iniziative Ammissibili

 Possono ottenere il contributo comunitario gli investimenti che favoriscono:

 • miglioramento della qualità delle produzioni agro-alimentari, anche attraverso l'utilizzo di prodotti agricoli di base ottenuti con tecniche che ne assicurino elevate caratteristiche qualitative, in particolare per le produzioni pregiate e tipiche;

• ristrutturazione, razionalizzazione, ammodernamento strutturale e tecnologico degli impianti di trasformazione e di commercializzazione al fine di conseguire migliori qualità dei prodotti ottenuti, la riduzione dei costi di trasformazione, la tutela della salute degli operatori, l'adeguamento igienico sanitario delle strutture;

• mantenimento e incremento della competitività sui mercati nazionali ed esteri ed acquisizione di nuovi sbocchi di mercato, anche attraverso la razionalizzazione dei circuiti di commercializzazione.

 Sono esclusi gli investimenti nel settore del commercio al minuto, quelli relativi alla commercializzazione o trasformazione di prodotti provenienti da paesi extracomunitari e quelli proposti da beneficiari che hanno già ottenuto nei cinque anni precedenti la concessione di un contributo del FEOGA ed i cui investimenti non sono stati realizzati ovvero sono state accertate irregolarità che hanno determinato la soppressione del contributo e gli investimenti che non soddisfano i requisiti di compatibilità ambientale.

 Le spese ammesse a finanziamento sono quelle relative:

a) alla costruzione e all'acquisto di beni immobili destinati alle attività di trasformazione e di commercializzazione, escluso l'acquisto di terreni;

b) all'acquisto di nuove macchine e attrezzature, compresi i programmi informatici e il software;

c) alle spese generali (in particolare gli onorari di professionisti e le spese per studi di fattibilità), entro il limite del 12% delle spese di cui sopra.

 Sono prese in considerazione solo le spese relative ai lavori iniziati a partire dal 28 giugno 1995: fanno fede le documentazioni delle spese effettuate.

Sono ammesse le spese effettuate in data anteriore al 28 giugno 1995 solo se relative ad anticipazioni e caparre, riscontrabili anche nelle successive fatture di saldo.

 I progetti devono essere compatibili con i criteri (esclusioni e priorità) stabiliti dalla Comunità ed essere in linea con la programmazione effettuata dal Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali e con le scelte della Regione.

 I settori nei quali, in Toscana, sono finanziabili investimenti sono i seguenti:

 • carne;

• ortofrutta;

• uova;

• fiori e piante;

• latte e prodotti lattiero-caseari;

• cereali;

• piante officinali, funghi coltivati;

• olio d'oliva;

• vino e alcool.

 In generale, sono considerati prioritari gli investimenti connessi con la tutela dell'ambiente, quelli innovativi (dal punto di vista dei prodotti o dei processi), o che migliorino le caratteristiche qualitative e le condizioni sanitarie dei prodotti, quelli biologici, ecc.; sono invece esclusi quelli che non garantiscono adeguati sbocchi di mercato, depositi frigoriferi non collegati ad impianti di trasformazione, ecc..

Inoltre sono previste esclusioni o limitazioni nei settori dei cereali, degli ortofrutticoli, dei lattiero-caseari, delle piante foraggere e delle oleoprotaginose, dell'olio d'oliva, delle carni e delle uova, dei vini.

 Gli investimenti devono offrire una sufficiente garanzia di redditività. A questo scopo sarà esaminata, in sede di valutazione delle domande e dei progetti, la situazione finanziaria dei richiedenti e la capacità di investimento, sulla base dei bilanci e del piano finanziario di spesa.

 I beneficiari devono impegnarsi a non distogliere dalla prevista destinazione le attrezzature e gli immobili oggetto del finanziamento per un periodo, rispettivamente, di sei anni per gli impianti, i macchinari e le attrezzature e di dieci anni per gli immobili, a decorrere dalla data dell'accertamento finale.

  

Localizzazione

 Tutto il territorio comunitario, e quindi tutta la regione Toscana.

  

Agevolazioni Previste

 L'agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto per un ammontare massimo del 35% per il settore CARNI e del 40% per gli altri settori.

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