91° Pitti Uomo: in città è di moda la festa

A Villa Cora di Cuoio di Toscana con Morgan e la Murino. Proraso ha festeggiato insieme a Riders. Stamani in Fortezza da Basso il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare. D'Acuasparta presenta la collezione "made by BeArt", ispirata ai monumenti di Firenze. Objects of Wonder: l’artigianato del futuro in sei oggetti ripensati dagli studenti dello IED

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2017 14:51
91° Pitti Uomo: in città è di moda la festa

Firenze, 12 gennaio- L'attrice Caterina Murino, il cantante Morgan, Anna Paola Concia, esponente del movimento Lgbt ed ex parlamentare Pd, Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze, Arturo Galansino, direttore generale di Palazzo Strozzi, Pippo Corsi, figlio adottivo di Franco Zeffirelli, Daniele Cavalli, figlio dello stilista Roberto, Leonardo Ferragamo, figlio del capostipite Salvatore e esponenti delle grandi maison della moda tra cui Gucci e Prada: sono solo alcuni dei circa 400 ospiti presenti ieri a Villa Cora per l'esclusivo party di Cuoio di Toscana, organizzato in occasione del 91° Pitti Uomo.

Nelle sontuose stanze dell'ottocentesca dimora patrizia, convertita ora in resort 5 stelle, si è svolta la serata di presentazione del cortometraggio Niente per caso, per la regia di Marco della Fonte, e da un'idea diMichele Pecchioli, con protagonista Caterina Murino nei panni di una designer di scarpe.

Il film offre uno scorcio sulla Toscana e sulla produzione del cuoio da suola, per il quale il distretto toscano rappresenta l’80% della produzione su base europea e il 95% su base nazionale. La Murino, ex bond girl, attivissima (sono 5 i film in uscita per lei in questo 2017) sarà la madrina di Cuoio di Toscana per tutto il 2017, con un nuovo fashion film che sarà girato il prossimo maggio. Dopo la proiezione, Morgan si è esibito al pianoforte, interpretando grandi classici in omaggio a star da poco scomparse, da Careless Whisperdi George Michael a Life on Mars? di David Bowie, passando per Schubert e Schumann, tornando al pop con l'interpretazione di Woman di John Lennon, la sua Contro me stesso, chiudendo con la celebre Arrivederci di Umberto Bindi. Ha così detto la vicesindaco Cristina Giachi nel corso della serata: "Pitti è sempre di più un'occasione in cui grandi marchi si stringono attorno all'elemento di assoluta qualità del nostro made in Italy, puntando sulla ricerca, la creatività, la riscoperta dei processi tradizionali del trattamento dei materiali, insomma su un patrimonio di cultura che è indispensabile conservare non solo per ragioni economiche di mercato, ma anche perché custodisce uno dei tratti più caratteristici del nostro modo di stare al mondo e dello stile di vita che abbiamo inventato e diffuso".

Ha poi aggiunto a proposito della nuova collaborazione tra Cuoio di Toscana, Istituto Marangoni e Toscana Manifatture per la creazione di una collezione di scarpe innovative: "Occasioni come questa sono molto importanti per fare il punto sull'economia e sull'indotto che ruota intorno ai settori, ma anche per trarre ispirazioni e sottolineare il lavoro di tanti giovani, di talenti che lavorano sulla tradizione per innovarla ma custodendone il valore".

Riders ha aperto le celebrazioni del suo 10° anno di vita con un grande evento in una location esclusiva, La Chiesetta dei Serragli, nel centro di Firenze. Martedì, giornata di inaugurazione di Pitti Uomo 91, alle 20 è andata in scena la festa di Riders, che tra moto, musica e ospiti selezionati – tra cui Piero Pelù, Ringo e influencer da sempre vicini al magazine più glamour del mondo dei motori – ha animato la notte fiorentina. L'occasione è servita anche per porre l'accento sul doppio compleanno di Riders nel 2017: non solo 10 anni, ma 100 numeri, traguardo che il magazine taglierà già a febbraio. In questo luogo d’incontro tra stile e motori, Proraso, ha offerto a gli ospiti che hanno preso parte a questo esclusivo party un’esperienza assolutamente imperdibile: il Temporary Barber Shop Powered by Proraso.

Un’opportunità di provare sulla propria pelle l’emozione di una rasatura old style, garantita dalla professionalità dei barbieri di Blues Barber e dalla qualità Made in Italy dei prodotti Proraso. Inoltre è stato allestito un set dove LEICA ha realizzato scatti inediti con i protagonisti di Pitti Uomo: imprenditori, designer e operatori del fashion, che poi saranno pubblicati sulla special edition numero 100 di febbraio.

Questa mattina è stato ospite d’onore allo stand AERONAUTICA MILITARE il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana. Il Generale Enzo Vecciarelli ha tenuto a battesimo due nuovi ed esclusivi progetti ricchi di storia che celebrano l’impegno, la passione e lo spirito dell’aviazione italiana, le capsule collection Reparto Sperimentale Volo (RSV) e Accademia Aeronautica. Il Gen. Vecciarelli, massima carica dell’Aeronautica Militare Italiana, ha avuto modo di incontrare nel corso della sua visita i titolari della Cristiano di Thiene SpA, i fratelli Paolo e Armando Pio Sperotto, e l’a.d. di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone.

Si ispira ai capisaldi dell’architettura e dell’arte fiorentina la nuova scarpa che D’Acquasparta ha realizzato insieme all’artista fiorentino Alberto Bertini dell’azienda BeArt. La sneaker, che fa parte della linea D’Acquasparta by BeArt, è un “riadattamento” delle collezioni “Lorenzo” e “Cosimo” e viene presentata, insieme a queste ultime, a Pitti Uomo 91 (Stand H13-Padiglione Centrale). Realizzata con pellami naturali, trattati con particolari procedure manuali, la scarpa D’Acquasparta by BeArt esprime la storia e le tradizioni di Firenze attraverso opere che raffigurano il Duomo, il Giglio ed il rosone della facciata di Santa Maria del Fiore.

Immagini, queste, ispirate ai disegni di Bertini, che le ha riadattate per personalizzare una sneaker che racchiude tutto l’amore ed il profondo legame che questo artista ha verso la città di Firenze. A Pitti Uomo D’Acquasparta presenta, come detto, anche le sneakers “Lorenzo” e “Cosimo”, della collezione autunno/inverno 2017/2018. Due modelli unici nel loro genere, eleganti e sportivi allo stesso tempo ed ottenuti mediante processi produttivi svolti nel territorio toscano.

Piume, paglia, intrecci, incontri tra culture: l’artigianato del futuro si presenta all’Istituto Europeo di Design di Firenze. Sono sei gli “oggetti delle meraviglie” prodotti da 50 studenti delle otto sedi europee dello IED durante la maratona di redesign organizzata in occasione di Pitti Immagine 91 e intitolata appunto “Objects of Wonder”. Durante gli ultimi tre giorni i ragazzi hanno lavorato su prodotti di alto artigianato del collettivo Mastro (Mazzanti Piume di Duccio Mazzanti, Memar di Sara Meucci, Craafts di Davide Dell’Acqua), sotto la guida di Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto, giovani designer già affermati sulla scena internazionale. I prototipi finali sono sei concept, “visioni di quello che sarà il futuro del design e dell’alto artigianato”, sottolinea Alessandro Colombo, Direttore IED Firenze.

Proprio qui, a marzo, prenderà il via un master in alto artigianato. “L’artigianato è di moda in questo momento – aggiunge Colombo - ma c’è da capire qual è il rapporto tra fase progettuale, produzione e mercato. In questi tre giorni abbiamo esplorato le possibili opportunità che si possono originare da tutti questi ingredienti”. Gli studenti che si sono messi alla prova provengono da diversi Paesi d’Europa e oltre. Gli iscritti IED, infatti, sono per il 40% stranieri (a Firenze la quota supera il 50%).

“Abbiamo suggerito loro di prendere dei rischi – dichiarano i designer Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto - di andare oltre i propri limiti ed esplorare altri mondi oltre a quelli della moda e degli accessori con cui normalmente si confrontano e mettersi in difficoltà”. “La parte più difficile è trasformare un’idea in realtà. Per noi artigiani – aggiunge Duccio Mazzanti (Mazzanti Piume) - lavorare con gli studenti rappresenta una sfida ma anche una risorsa, perché ci consente di trovare nuove idee e nuovi punti di vista che altrimenti oberati dal lavoro quotidiano non riusciremmo più a vedere”.

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