8 Marzo: Metrocittà più "rosa"

Giovedì 10 marzo incontro a Empoli. A Prato studenti nel salone consiliare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2016 14:09
8 Marzo: Metrocittà più

In occasione della Festa della Donna, il Comune di Firenze ha organizzato l'incontro "Donne e Sport – Lo sport è Donna, atlete di valore" per premiare le squadre femminili che si sono distinte nell'ultimo periodo. Un appuntamento per mettere in luce i risultati "rosa" sul campo, una realtà sempre più concreta a Firenze, nel giorno più adatto per celebrarlo. Presente e premiata anche la Fiorentina Women's FC per l'impegno sia a livello sportivo che sociale, in quanto pioniera della diffusione del calcio femminile nel mondo professionistico dei colleghi uomini.

A ritirare il fiorino d'argento c'erano Giorgia Motta e Lisa Ek, che nei ringraziamenti hanno voluto esprimere la loro soddisfazione per la "missione" della squadra della famiglia Della Valle.Nel corso della mattinata sono state premiate anche Sara Meini, giornalista del Tg3 Toscana, Costanza Bonaccorsi, campionessa mondiale di canoa della Canottieri Comunali di Firenze, Francesca Vannini, allenatrice de Il Bisonte Volley, e le Florence Dragon Lady Lilt Firenze.

La Città Metropolitana è diventa più rosa. I dipendenti sono ora 584, dei quali 500 a tempo indeterminato, 60 a tempo determinato, 15 forestali e 9 dirigenti – tre dei quali donne – che coordinano quella che in gergo si chiama la “macro”, la macchina amministrativa dell’ente. “La Metrocittà è più rosa che azzurra: 294 le donne e 290 gli uomini –dichiara Benedetta Albanese, consigliere metropolitano delegato alle Pari opportunità e nel coordinamento per l'accoglienza ai profughi– e vi è sostanziale parità anche nelle partecipate.

Alla componente rosa della Città Metropolitana vanno gli auguri dell'amministrazione e a tutti un invito alla fiducia in questa fase non facile di crescita e consolidamento dell'ente. Insieme ce la faremo”. "In questi mesi hanno raggiunto le nostre città tante donne che scappano dalle guerre. Donne profughe, fuggite con i figli, sopravvissute alle tempeste della storia e a quelle del mare, ma con ferite profonde nel cuore e nel loro fisico. Questo 8 marzo –spiega Albanese- lo dedichiamo soprattutto a loro, a chi porta il peso dei conflitti e di ogni debolezza.

Si parla a riguardo di 'femminilizzazione della povertà'. E' amaramente vero, certo non solo per chi viene da lontano, ma molto spesso anche nell'Occidente quando fatica ad aprire gli occhi sulle donne che, escluse o con pensioni misere, diventano povere”.

Si terrà giovedì 10 marzo alle 21.30 un incontro dal titolo “Il nostro tempo è adesso. Le donne protagoniste della nuova stagione di diritti e riforme” al quale interverranno la vice presidente del Senato Valeria Fedeli e la senatrice Laura Cantini. Parteciperanno inoltre Tania Cintelli, responsabile Donne democratiche Pd Empolese Valdelsa, Enrico Sostegni, segretario Pd Empolese Valdelsa e consigliere regionale, Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo e delegato per l’Unione alle pari opportunità. L’incontro, organizzato dal Pd Empolese Valdelsa e Donne Democratiche, è aperto a tutta la cittadinanza.

A Prato i ragazzi della scuola primaria paritaria Conservatorio San Niccolò e delle scuole secondarie di I grado Ser Lapo Mazzei, San Niccolò, Curzio Malaparte e Don Bosco hanno presentato alcuni elaborati sulla Giornata Internazionale della Donna nella mattinata di oggi, martedì 8 marzo, in salone consiliare di palazzo comunale.

L'iniziativa "trecentosessantacinquegiorniall'anno - l'8 marzo oltre la celebrazione" si è aperta con i saluti del sindaco Matteo Biffoni: "Mi fa piacere che siano le nuove generazioni ad interessarsi ai motivi e alla storia della festa dell'8 marzo perché è da loro che passa il futuro". "Quest'anno abbiamo voluto ascoltare i nostri ragazzi e ciò che hanno prodotto dopo aver riflettuto su questa festa. Non è stato solo un momento di riflessione ma anche di crescita. L'augurio è che queste idee che ci siamo scambiati oggi portino ad agire di conseguenza per un futuro migliore", ha dichiarato l'assessore alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità Mariagrazia Ciambellotti.

Ad iniziare la presentazione degli elaborati è stata una classe quinta della scuola primaria paritaria San Niccolò che ha realizzato un cartellone, spiegato da un alunna, in cui le mani dei ragazzi rappresentavano la chioma di un albero, sotto le cui radici erano disegnate le scarpe rosse, simbolo contro la violenza sulle donne. In un video proiettato subito dopo gli alunni hanno raccontato la storia della festa e hanno letto una serie di frasi celebri sulla donna.

"L'augurio che voglio fare ai ragazzi è portare con loro questa giornata anche in futuro e portarla, soprattutto, ai grandi, perché spesso noi adulti abbiamo bisogno che ci venga ricordato di essere coerenti con idee come quelle qui esposte. La festa delle donne deve essere tutti i giorni ma il cambiamento passa da loro", ha aggiunto la Presidente del Consiglio Ilaria Santi.

Anche la classe delle Ser Lapo Mazzei ha realizzato un video per dire no alla violenza sulle donne, che è stato anticipato da una lettura da parte di due studentesse di un brano sull'8 marzo 1908. Nel filmato l'unico protagonista maschile viene allontanato dalle numerose amiche della propria ragazza dopo averla strattonata. Una quindicina circa di ragazzi e ragazze delle scuole Curzio Malaparte, invece, hanno occupato i banchi della giunta per leggere brevi riflessioni da vari punti di vista sulla festa della donna.

Al termine di queste è stato proiettato un altro video, realizzato sempre dai ragazzi, che ha riguardato le differenze tra le tradizioni e gli stili di vita tra oriente ed occidente, sottolineando in conclusione l'importanza di accettare la diversità. E' stato il turno, poi, di una classe della scuola secondaria di primo grado San Niccolò, che si è aperto con la citazione biblica della nascita della donna, ha ripercorso storicamente le conquiste delle donne dal Medioevo fino ai giorni nostri e ha accostato le grandi figure di donne importanti a donne comuni.

Infine, i ragazzi e le ragazze delle scuole Don Bosco si sono esibiti prima ai flauti in un brano musicale non originale ma composto da varie canzoni, e poi al canto di un secondo pezzo. "Abbiamo cercato di esaltare la tenerezza", ha spiegato il maestro di musica Paolo Ferrarini che ha diretto e accompagnato alla tastiera i suoi ragazzi. 

Far conoscere i diritti delle donne attraverso un gioco. Una scelta che è stata vincente da meritare il primo premio ad un concorso nazionale tra le scuole di tutta Italia. E oggi gli studenti della classe 3 B della scuola media "F.C. Marmocchi" dell'Istituto Comprensivo 1 di Poggibonsi sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini per la premiazione del Concorso "1946-2016: Verso la piena cittadinanza attiva.

70 anni dal voto alle donne". In rappresentanza della classe erano presenti Grazia Colone che ha esposto il gioco didattico al Presidente Mattarella, Martina Machetti e Celeste Lapucci. Per Silvia Cortigiano, una delle insegnanti che ha seguito l'iniziativa insieme alla collega Marina Cesani, «importante è stato il divertimento dei ragazzi che hanno costituito un gioco su un aspetto imprescindibile della nostra vita e della nostra società, quello dei diritti e in particolare di quelli delle donne.

La classe, tra l'altro, aveva lavorato sul tema delicato della violenza domestica, problema nascosto ma ben presente». Anche Marina Cesani sottolinea come «ancora oggi c'è bisogno di parlare di diritti delle donne; le ragazze e i ragazzi devono sapere che ci sono diritti acquisti. È stato un bel lavoro di gruppo, dalla ricerca, alla scritture delle domande, all'esecuzione. C'è stata la testa di tutti». La cerimonia è avvenuta in occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna e dei suoi diritti.

Un festeggiamento che ha riempito di orgoglio la dirigente del Comprensivo 1, Manuela Becattelli. «Sono emozionata perché la nostra è una scuola della provincia italiana ed essere premiati dal Presidente della Repubblica è veramente un onore. Vuol dire che facciamo bene il nostro lavoro». Poi, a proposito della giornata, la dirigente aggiunge che «i diritti delle donne sono stati acquisiti con anni di lotta e di sofferenza, ora è importante che le donne stesse siano consapevoli che è un loro diritto/dovere esercitarli». La 3B ha vinto il primo premio con una sorta di gioco dell'Oca con dadi e carte delle domande a cui bisogna rispondere, su sue temi culturali e di diritti.

Come nel gioco dell'Oca con i punti del dado si avanza di tante caselle lungo il percorso, si risponde alle domande, si trovano caselle speciali che fanno andare avanti ma anche indietreggiare. Chi arriva primo al traguardo del percorso dove si trovano Rita Levi Montalcini, eventi storici legati al femminismo, comportamenti scorretti, vince l'attestato di eccellenza nei diritti delle donne. A spiegare l'obiettivo della scelta del gioco è l'insegnante Silvia Cortigiano.

«Il gioco - commenta - vuol spingere alla riflessione sul contributo che le donne hanno dato allo sviluppo democratico e civile della Repubblica italiana». Ma, continua Cortigiano «nello stesso tempo il percorso ludico propone motivi ed elementi di conoscenza sulle carenze e difficoltà relative a diritti acquisiti o da consolidare delle donne. Siamo consapevoli che una presa di coscienza da parte delle giovani generazioni possa portare alla piena cittadinanza attiva di ogni italiano».

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